silenzio

primavera*estate 2007

Una sensazione ovattata, quel benessere in cui non percepisci spostamenti, senza tensioni. Poi, improvvisamente, sale una voce, così pura e sicura da confondere il silenzio in felicità. Quella stessa voce canterà nell’Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio, dove daniela gregis... 

Una sensazione ovattata, quel benessere in cui non percepisci spostamenti, senza tensioni. Poi, improvvisamente, sale una voce, così pura e sicura da confondere il silenzio in felicità. Quella stessa voce canterà nell’Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio, dove daniela gregis presenta gli abiti della collezione silenzio definendo una volta in più la regola del vestire che non esibisce emozioni, ma semmai le accarezza. Questa è un’emozione in bianco e blu, nata durante un anno sabbatico, di volontario raccoglimento. Sono pezzi tirati in numero limitato, quindici o venti esemplari, essenziali, fatti perlopiù di lino, di tutte le età: giovani, maturi, saggi. Quasi che la pianta ed il tempo riescano a trasmettere a questo tipo di filato, più che ad altri, un’eco della vicenda umana. Tutte le sfumature del blu e i toni del bianco si mischieranno alle righe e ai quadretti, mentre compariranno anche fantasie floreali con fiordalisi e non ti scordar di me Come ogni anno, verrà presentato l’abito 20 luglio: lungo fino alle caviglie, con una doppia scollatura davanti e dietro, molto femminile senza essere fasciante. Gli abiti usciranno da una gerla, intrecciata con i “resti del bosco” ed altri cestini avranno la forma infinita di un otto. Spazio, poi, alle borse che ricordano il fuloshiki: una pezza di stoffa che si chiude, annodando i quattro angoli. Nella lingua giapponese, la successione di ideogrammi indica vento, focolare, bagno, stendere. Un canto, insomma.

 
 

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